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TECNOLOGIA E INNOVAZIONE NELL’ARREDO OUTDOOR

Gli arredi disegnati in esclusiva dall’architetto Federico Pompignoli, fondatore di PMP Architecture, per il rooftop della Torre della Fondazione Prada a Milano, recentemente inaugurata, sono stati realizzati grazie all’expertise di Maila’s. Cromati, luminosi, solidi, sostenibili: come un’idea audace diventa realtà.

È stata finalmente inaugurata la Rooftop Terrace della Torre della Fondazione Prada con le sue innovative sedute LS24-Lounge System appositamente disegnate dall’architetto Federico Pompignoli, fondatore di PMP Architecture. L’apertura ufficiale segna il completamento della sede di Milano della Fondazione Prada, inaugurata nel maggio 2015, progetto al quale l’architetto Pompignoli ha collaborato con Rem Koolhaase Chris van Duijn dello studio OMA nel 2018.

Il sistema di arredi outdoor LS24-Lounge System prende forma grazie all’expertise esecutiva di Maila’s, che ha saputo tradurre l’audace visione dell’architetto Federico Pompignoli in un manufatto realizzato a regola d’arte. Materiali come il carbonio, le cromature e i cuscini in silicone pigmentato, traslucido per far passare la luce dei LED, introducono un inedito linguaggio tecnologico nell’arredo per esterni. Le linee fluide di LS24 e i tre grandi dischi color porpora, pensati come poggiapiedi, si stagliano con forza sulla decorazione optical in bianco e nero del pavimento della terrazza. Le forme parametriche e le superfici specchianti creano giochi ottici tridimensionali, amplificando la percezione dello spazio. I movimenti sulla terrazza si moltiplicano grazie ai riflessi generati dagli arredi e dal rivestimento a specchio in acciaio inox del parapetto, che dissolve visivamente la barriera perimetrale, aprendo lo sguardo verso l’esterno.

La terrazza sul tetto dell’edificio, da cui si gode una prospettiva inedita di Milano a 360 gradi sulla città, è stata concepita come uno spazio flessibile, capace sia di accogliere eventi in relazione all’attività museale sia di funzionare indipendentemente come club all’ aperto, dotato di un’area bar e di una postazione per dj.

LS24 by Mailas’ designed by arch. Federico Pompignoli, photo © Gabriele Croppi, Fondazione Prada

GLI ARREDI LS24-LOUNGE SYSTEM

Il progetto dell’architetto Federico Pompignoli risponde all’esigenza di offrire la possibilità di una seduta e di punti d’appoggio in spazi oggetto di eventi di diversa natura, ma intrinsecamente, LS24 rappresenta una risposta a due fondamentali problemi dell’architettura e del design: il problema della forma – e del materiale con cui viene realizzata – e il problema della velocità di realizzazione del manufatto.

L’impossibilità di definire in modo specifico il programma funzionale è stato tradotto come la possibilità di generare un elemento che possa essere posizionato liberamente all’interno di uno spazio, generando grazie al proprio design diverse possibili configurazioni se utilizzato in numero maggiore di uno o rimanendo come oggetto indipendente se utilizzato singolarmente”, racconta l’architetto Pompignoli.

Lo sviluppo e la produzione delle strutture in carbonio e la verniciatura sono stati realizzati da Maila’s, una realtà innovativa per l’architettura, il settore edile, tecnologico, industriale e manifatturiero, attraverso la ricerca avanzata e l’utilizzo di materiali innovativi.

LS24 è stato disegnato per generare due spazi contemporaneamente: uno esterno al perimetro ed uno all’interno. Quello esterno presenta un sistema di seduta a “sgabello”, più informale e temporaneo, mentre quello interno offre un “salotto” concavo e avvolgente. Entrambe le due diverse tipologie sono ottenute dallo stesso oggetto curvato, intersecato da un disco che, per la sua posizione in altezza, genera due quote diverse e quindi le due diverse tipologie di sedute. Da qui il nome del progetto definito come “sistema”.

LS24 by Mailas’ designed by arch. Federico Pompignoli, photo © Gabriele Croppi, Fondazione Prada

CROMATI, LUMINOSI, SOLIDI, SOSTENIBILI

La tecnica utilizzata per la realizzazione delle sedute LS24 è il risultato di un’integrazione tecnologica che nasce dall’esperienza acquisita da Maila’s nella progettazione strutturale, nell’industrializzazione dei processi e nella produzione di manufatti in materiali innovativi, in particolare nei materiali compositi a fibra lunga.

L’esigenza espressa dallo studio di architettura riguardava la necessità di ottenere un manufatto dal peso bilanciato, che consentisse sia una facile movimentazione delle sedute in base alla composizione architettonica, sia una stabilità tale da resistere agli spostamenti causati dal flusso di persone.

Ciò ha reso necessario uno studio approfondito sui materiali più adatti alla produzione, con la scelta orientata verso un core in PET riciclato e pelli strutturali realizzate in tessuti di fibra di carbonio multiassiali.

La tecnica produttiva adottata è quella VPS, con fresatura CNC su stampo diretto del core. Una volta ottenuta la forma architettonica desiderata, si è proceduto con l’applicazione dei tessuti in fibra di carbonio e successivamente all’avviamento delle superfici con diversi cicli di finitura, fino a raggiungere l’effetto cromato.

Per garantire un elevato livello di comfort, l’architetto Pompignoli ha scelto cuscini in polimero siliconico pigmentato e traslucido, che permettono la retroilluminazione della sagoma del manufatto tramite un sistema a LED.

LA TORRE, IL PROGETTO

La Torre, l’edificio che segna il completamento della sede di Milano della Fondazione Prada, inaugurata nel maggio 2015, è stata progettata da Rem Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Pompignoli dello studio OMA. Alta sessanta metri, è realizzata in cemento bianco strutturale a vista. L’edificio di nove piani arricchisce il repertorio delle possibili differenti condizioni espositive che caratterizzano il concept architettonico della Fondazione Prada, basato su una eterogeneità di ambienti e condizioni spaziali.

LS24 – Lounge System

Credits

Client: Prada spa

Designer: PMP architecture – Federico Pompignoli

Producer: Maila’s Innovation Technology Consulting srl (sviluppo/produzione strutture in carbonio e verniciatura)

Technogel gmbh (cuscini)

Place: Fondazione Prada (Torre Rooftop), Milano

Foto: courtesy of Gabriele Croppi e Prada

Maila’s Innovation Technology Consulting

Maila’s rappresenta una realtà innovativa per l’architettura, il settore edile, tecnologico, industriale e manifatturiero, attraverso la ricerca avanzata e l’utilizzo di materiali innovativi. Maila’s rappresenta il partner ideale per l’innovazione: offre la propria expertise per valorizzare il know how tecnologico e produttivo delle aziende clienti. Grazie ad un approccio tecnico-organizzativo ma anche creativo orientato al “problem solving”, ha le capacità necessarie per proporre le soluzioni alternative e innovative più adatte alla singola situazione, offrendo un prodotto realizzato a regola d’arte. La costante ricerca di tecnologie produttive di sistemi per il recupero strutturale e la prevenzione sismica nonché la realizzazione di manufatti di medie e grandi dimensioni per tutti i settori industriali, in materiale composito. I materiali a polimeri termoplastici o termoindurenti, insieme alle fibre di varia natura (carbonio, vetro, basalto, lino, canapa, etc…) offrono le caratteristiche necessarie per la realizzazione di piccoli e grandi manufatti, grazie alle loro proprietà.

Per maggiori informazioni: Maila’s

PMP Architecture

PMP Architecture nasce dalla convinzione che l’Architettura possa essere solo opera costruita e che l’approccio sempre più accademico alla professione non riesca a rappresentarla concettualmente e intellettualmente. Federico Pompignoli ha fondato la società nel 2022, proseguendo una lunga carriera nel portare concetti progettuali rigorosi alla realtà costruttiva. Ha un’ampia esperienza nell’architettura artistica, culturale, residenziale, dell’ospitalità e del retail di lusso. Nel corso della sua decennale collaborazione con OMA/Rem Koolhaas, ha progettato e costruito in ogni campo al massimo livello di dettaglio e personalizzazione. Gestisce reti complesse di stakeholder, esperti e collaboratori e lavora a tutte le scale, dal masterplan alle installazioni temporanee, alla scenografia e al design di mobili. Dopo aver lasciato OMA, Federico ha collaborato con Rem Koolhaas in modo indipendente. Tra i progetti più significativi, la ristrutturazione del Museo Tretyakov di Mosca e una casa privata a Zell am See, in Austria. Quest’ultima – una struttura semi-sotterranea costruita su un terreno alpino ripido e stretto – è stata completata alla fine del 2022. PMP Architecture, con sede a Milano, opera a livello internazionale ed è attualmente impegnata in altri progetti residenziali, di ospitalità e retail di alto livello.

Per maggiori informazioni: pmparchitecture.com

UN PROGETTO DA SOGNO NEL CUORE DI BARCELLONA

In una zona emblematica del distretto dell’Eixample della capitale catalana, l’architetta italiana Vania Gaetti ha dato vita a una ristrutturazione che non solo rispetta la storia di Barcellona, ma celebra anche il suo vivace presente e futuro. Un progetto in cui l’eleganza porta la firma del Made in Italy, grazie anche alla selezione di mobili e accessori delle migliori marche italiane.

All’angolo con il vivace Paseo de Gracia, proprio di fronte all’emblematica Casa Milà (La Pedrera) di Antoni Gaudí, si trova l’ultimo progetto di Vania Gaetti, architetta italiana con sede a Barcellona da più di 20 anni, specializzata nel design e nella gestione di progetti di interior e retail: la ristrutturazione integrale di un piano di un edificio storico nel Cuadrat d’Or, in catalano, “Cuadrado de Oro” in spagnolo, zona dell’Eixample di Barcellona che ospita una delle più grandi concentrazioni di architettura modernista al mondo. Delimitato approssimativamente dalla Calle Aribau e dal Paseo de Sant Joan, dall’Avenida Diagonal nella parte superiore e dalla Plaça de Catalunya in quella inferiore, il Cuadrat d’Or contiene opere maestre di grandi architetti della fine del XIX e dell’inizio del XX secolo, come Gaudí, Lluís Domènech i Montaner e Josep Puig i Cadafalch. La zona è famosa per i suoi edifici dalle facciate ornamentali e ricche di dettagli, con caratteristiche tipiche del modernismo catalano, come motivi naturali, curve, mosaici di ceramica, ferro battuto e vetrate colorate. Oggi, il Cuadrat d’Or è un’attrazione turistica e culturale di Barcellona, dove i visitatori possono passeggiare e scoprire la ricchezza del modernismo nella sua massima espressione, godendo sia degli esterni che dell’accesso ad alcuni degli interni di questi edifici unici.

Come il palazzo dove si trova questa gemma architettonica, acquistata da una donna di spicco del mondo bancario e da suo marito, general manager di una casa farmaceutica. La coppia, di successo e amante dell’arte e della cultura, residente a Singapore, ha scelto Barcellona come nuova casa per le sue due figlie, attratta dalla qualità della vita e dal fascino storico-culturale della città.

Vania Gaetti ha dato vita a un appartamento che non solo rispetta la storia di Barcellona, ma ne celebra anche il presente e il futuro vibrante. Il risultato di questa sinergia è una sinfonia di elementi storici e moderni che trasformano l’appartamento in un’esperienza unica e indimenticabile, dove l’eleganza porta la firma del Made in Italy, anche grazie alla selezione di mobili e accessori di alcune tra le migliori marche italiane.

Un viaggio di conservazione e rinnovamento

La prima domanda che sorge in ogni ristrutturazione di un edificio d’epoca è: cosa conservare? La risposta naturale è stata mantenere tutti gli elementi storici significativi” afferma l’architetta Vania Gaetti. “Tra questi spiccano più di 10.000 pezzi di mosaici Nolla, che sono stati accuratamente restaurati da artigiani locali. Le porte e le finestre in legno originale sono state restaurate e aggiornate con maniglie contemporanee, conferendo un aspetto fresco e confortevole agli spazi”.

L’illuminazione, progettata con cura, esalta i soffitti e le pareti decorate con modanature di alta gamma che riproducono le geometrie tipiche dell’Eixample barcellonese. La collezione di lampade utilizzate nel progetto include pezzi di marchi e artigiani locali, come la collezione di illuminazione Nightbloom creata da Marcel Wanders per l’azienda valenciana Lladró, che domina il corridoio d’ingresso, ma anche della veneziana Lodes, con i sei globi di vetro soffiato della lampada da sospesione Random Solo, disegnata da Chia-Ying Lee, che sembrano fluttuare sopra l’isola della cucina. In una delle eleganti suite, la lampada Minigiogali, design di Angelo Mangiarotti, della cristalleria Vistosi aggiunge un tocco sofisticato.

In una delle camere, spiccano due lampade Parentesi, progettate dai designer italiani Achille Castiglioni e Pio Manzù, prodotte dall’azienda italiana Flos dal 1971.

La raffinata ricerca di complementi originali ed eleganti ha portato alla scelta, per la testiera del letto della suite, delle applique Poudrier firmate da Philippe Nigro per DCWéditions: uno sportello in ottone lucido funge da specchio girevole e, come un otturatore, si apre o si chiude per regolare l’intensità luminosa.

Materiali di lusso e tecnologia all’avanguardia 

Per i marmi della cucina e dei bagni sono state scelte le eleganti venature del Calacatta dorato e Montblanc dell’italiana ABK Stone, che dialogano perfettamente con il mosaico di eleganza orientale Phenomenon, disegnato dal giapponese Tokujin Yoshioka per l’italiana Mutina. I bagni sono completi di vasche da bagno immerse in un’illuminazione cromoterapica che consente il massimo relax. Le collezioni Ingranaggio e Hi-Fi dell’italiana Gessi aggiungono un tocco di lusso e modernità ai bagni.

L’appartamento, dai toni eleganti e retro, è dotato di tecnologia contemporanea che garantisce comfort ed efficienza energetica. Il sistema di aria condizionata Airzone permette di scegliere temperature diverse a seconda dell’uso di ogni stanza, mentre la qualità dei vetri accuratamente selezionati offre privacy acustica e isolamento termico in ogni finestra.

Mobili di eccellenza e arte contemporanea 

L’arredamento dell’appartamento è stato progettato selezionando pezzi di eccellenza, come gli armadi di Molteni e Novamobili, i tavolini da salotto di Roche Bobois e Vitra, e i divani di B&B Italia.

Anche la cucina è italiana, firmata Cesar, come gli accessori Smeg, il cui stile si sposa perfettamente con l’alta qualità degli elettrodomestici tedeschi Gaggenau.

Alta artigianalità e arte contemporanea 

Le testiere dei letti e altri elementi di arredo sono stati realizzati da abili artigiani locali, che hanno contribuito alla sinfonia di design internazionale.

La perfezione del progetto è completata da una parte della collezione privata della famiglia, che include opere di artisti contemporanei come la audace Rajae Qarrou e del fotografo Pedro Jarque Krebs, le cui foto sottolineano la passione della famiglia per l’equitazione. Inoltre, la collezione include numerosi artisti provenienti dall’Asia, riflettendo così il loro profondo apprezzamento per la diversità culturale.

Il progetto è una testimonianza di come la conservazione del patrimonio storico possa integrarsi armoniosamente con il design contemporaneo e la tecnologia avanzata, creando uno spazio abitativo che è sia un rifugio personale che un’opera d’arte a sé stante.

Vania Gaetti

Vania Gaetti è un’architetta italiana con oltre 20 anni di esperienza, specializzata in progetti di interior e retail. La sua formazione in Italia e Danimarca le ha fornito una prospettiva cosmopolita e una sensibilità eccezionale verso il rispetto del patrimonio storico e il design contemporaneo. Attualmente residente a Barcellona, Vania Gaetti coordina integralmente progetti di interior design e garantisce l’esecuzione impeccabile di ogni fase del processo.

photo credits © Ignasi Rodriguez

PERGO E GRUPPOBEA A Casa Ovunque ‘23

Già presente all’edizione di The Playful Living di settembre 2021, il marchio di Unilin Italia Pergo partecipa, in collaborazione con il GRUPPOBEA, dal 17 al 23 aprile in occasione del Fuorisalone 2023 in zona Tortona a Milano, all’evento “A Casa Ovunque ‘23– MetaVero. MetaVerso”. Organizzato da Sfera MediaGroup – la divisione infanzia di RCS MediaGroup – e The Playful Living – la piattaforma di creatività e co-ProgettAzioni di design che mette al centro le persone, tra fisico e digitale, guardando ai nuovi spazi ibridi e connessi, all’insegna dell’accoglienza e del dialogo.

In qualità di partner Pergo poserà insieme al GRUPPOBEA – multicentro per la casa e suo rivenditore specializzato sull’area di Milano – i pavimenti di alcuni ambienti di via Savona 35, che saranno animati da numerose attività, talk e workshop realizzati con la testata Style Piccoli, e The Playful Living per dar vita a un racconto visivo ed esperienziale che si sviluppa attraverso sei ambienti ibridi dedicati pensati per persone reali. Gli spazi interessati dai prodotti Pergo sono la Family Home e il Food & Drink Concept Store:

  • Per l’appartamento contemporaneo per una famiglia con tre figli, è stato scelto il nuovo Pergo Rigid Vinyl della collezione Vorma nelle varianti Rovere Norvegese Beige (40215) e Rovere Norvegese Chiaro (40285), posato a spina di pesce su quasi tutta la superficie, effetto legno in due tonalità diverse, uno in cucina e l’altro in una delle camere da letto. Pergo Rigid Vinyl la vera innovazione Pergo del 2023 e viene presentata in anteprima alla Milano Design Week: si tratta di un listoncino, dalla dimensione moderna di 630 x 126 mm, con l’innovativo incastro Unizip che permette di ridurre gli sprechi di materiale e velocizzare le operazioni di posa. Un’evoluzione che punta non solo all’estetica, ma anche alle performance tecniche. Il Vinile Rigido con materassino integrato permette di avere un prodotto altamente tecnologico che in soli 5+1 mm di spessore diventa la soluzione perfetta in caso di ristrutturazione. Tra i plus: un incastro che garantisce una tenuta stagna totale del pavimento, rendendo impossibile qualsiasi passaggio di liquidi tra le tavole e una stabilità dimensionale senza precedenti che evita il rischio di surriscaldamenti localizzati in caso di elevate temperature.
  • Per il Food & Drink Concept Store, dedicato alle esperienze del gusto, Pergo poserà invece il nuovo laminato Odense con la doga extra wide&long, perfetto nei contesti in cui si richiede un pavimento ad alte prestazioni, sia nei luoghi pubblici ad elevato traffico sia in casa. La nuova collezione Odense, anch’essa presentata per la prima volta, è pronta per diventare la punta di diamante della gamma dei laminati Pergo. La bisellatura pressata in perfetto stile Pergo SenSation e l’extra protezione AquaSafe e TitanX la rendono la scelta perfetta per qualsiasi ambiente. Tra i tredici nuovi decorativi che celebrano la bellezza e il calore della natura, per l’allestimento è stato scelto il rovere naturale alternato con il decorativo Folk, novità assoluta della collezione, che, con un chiaro richiamo alla tradizionale tecnica di stampa a blocchi tipica dei Paesi nordici, sarà apprezzato soprattutto dagli amanti dell’estetica scandinava.

A Casa Ovunque, Unilin presenta le ultime novità delle collezioni Pergo Laminate Orense e Pergo Rigid Vinyl 2.0 che, sebbene con caratteristiche tecniche diverse, dimostrano una matericità della superficie senza precedenti e una finitura extra opaca garantendo alle collezioni un aspetto iper reale mai visto prima.

Gli aspetti di socialità, giocosità, benessere e sostenibilità caratteristici del progetto A Casa Ovunque daranno a Pergo – marchio che ha inventato il laminato quarant’anni fa – anche l’opportunità di esprimere al meglio tutte le sue doti. In primis, durevolezza e impermeabilità, con prove dal vivo di resistenza all’usura e all’acqua, che metteranno in evidenza le qualità delle tecnologie brevettate per l’extra protezione dei pavimenti AquaSafe® e TitanX®.

La sostenibilità ambientale di Pergo

La politica ambientale dell’azienda influisce sulla scelta di materie prime, processi produttivi, trasporto e imballaggio. Forse sarà una sorpresa per qualcuno, ma il laminato è un prodotto estremamente sostenibile. Il pannello in HDF di qualità è costituito per l’80% da legno recuperato o riciclato dall’industria; non vengono usati colle e solventi dannosi. Pergo impiega soltanto legname rinnovabile come pino o abete rosso, mai legni esotici oppure legno proveniente da foreste pluviali a rischio di estinzione. Sostenibile in ogni fase del ciclo di vita: dato che si posa senza colla, si smonta facilmente ed è potenzialmente riciclabile o termovalorizzabile producendo energia. Tramite la casa madre UNILIN, il pavimento Pergo è stato il primo a ricevere la certificazione europea Nordic Swan Ecolabel, il Cigno Verde scandinavo ufficiale, per i pavimenti in laminato, congiuntamente ad altri certificati e requisiti di qualità. I prodotti Pergo sono certificati PEFC (Programma per il riconoscimento di schemi di Certificazione Forestale) e indicano che il legno utilizzato proviene da foreste gestite in modo sostenibile. Inoltre, l’azienda è sempre alla ricerca di nuove soluzioni che siano economiche e al contempo sostenibili.

A Casa Ovunque ’23 vede la collaborazione di Abitare Co, società di real estate, Fuorisalone.it, piattaforma digitale dedicata al design italiano, Tortona Rocks, concept espositivo e di comunicazione dedicato al design. Il programma sarà disponibile online nella pagina dedicata:

www.theplayfulliving.com/acasaovunque23 e attraverso gli account social di Style Piccoli e The Playful Living (IG @Style_Piccoli, @theplayful.living; Facebook @theplayfulliving; Linkedin).

UNILIN. UNILIN è un gruppo industriale belga attivo dal 1960 che deve il nome alla coltivazione e lavorazione del lino, che nel corso del tempo verrà usato non più come materia tessile ma come base per i pannelli, successivamente realizzati in MDF e HDF. Negli anni ’90, con l’introduzione del marchio Quick-Step e il brevetto dell’incastro a secco Uniclic, UNILIN Division Flooring si afferma come leader tecnologico del settore dei pavimenti in laminato, progressivamente integrati dai parquet e dagli LVT, in un portfolio sempre più completo. Nel 2013 acquista Pergo, un altro prestigioso marchio industriale. Dal 2005, UNILIN fa parte di Mohawk, principale gruppo mondiale delle pavimentazioni, che al suo interno annovera realtà come l’italiana Marazzi, quotato in borsa al NYSE di New York, che dagli USA si è esteso in tutto il globo con stabilimenti produttivi in quattro continenti e oltre 38mila collaboratori, in continua crescita.

Sede UNILIN Italia via Linussio 52, Udine / Showroom Viale Bligny 54, Milano.

www.unilinitalia.it

GRUPPOBEA. Il GRUPPOBEA, fondato nel 1973, è un multicentro punto di riferimento della “moda per la casa” grazie alla selezione del meglio della produzione italiana e internazionale, fornita in fase di riprogettazione e riqualificazione delle abitazioni. La posizione di leader a livello nazionale è il risultato di una graduale evoluzione il cui punto di forza è la consulenza e la capacità di aggiungere valore ai prodotti. Si distingue sul mercato della distribuzione, dove da 50 anni ha affinato i servizi dedicati ad una clientela sempre più esigente, sia sul piano del mix merceologico che delle relazioni interpersonali, offrendo un servizio integrato nei confronti della clientela professionale e privata grazie ad uno staff composto da oltre 70 professionisti specializzati. Negli ultimi anni oltre allo store di Milano Sud – 10 mila mq, di cui 3500 dedicati allo showroom – Gruppobea ha perseguito una strategia di espansione che ha portato all’apertura di un secondo store Milano Nord di 14 mila Mq di cui 3500 per lo showroom, posizionato a 200 metri dal nuovo polo fieristico di Rho-Pero. Gli showroom sono facilmente raggiungibili da ogni punto della città. Il pubblico – 240.000 presenze – che numeroso visita i centri ogni anno ha la possibilità, autonomamente o con il proprio progettista, installatore o impresa edile, di scegliere, toccare e abbinare direttamente i prodotti in esposizione nei 65 stand in piena libertà e senza l’obbligo d’acquisto. Il continuo aggiornamento delle collezioni presenti negli showroom di Milano e Pero e il mix merceologico – ceramiche per pavimenti e rivestimenti, parquet, idrotermosanitari, arredo bagno, cucine personalizzate, arredamenti e living, porte e serramenti – si fondono in ambientazioni che danno vita a nuove ricercate armonie, in un continuo e divertente susseguirsi di materiali, toni e colori.

www.gruppobea.design

GO RETRÓ

 

I trend watcher lo avevano previsto da tempo che il retró sarebbe stata la più grande tendenza del design nel 2022. Allora perché non iniziare un make-over degli interni? Sarà sufficiente aggiungere dei mobili dalle forme arrotondate, colori retró e un mix eclettico di pezzi vintage o volete fare un passo avanti e optare per un lifting completo? Se optate per la seconda possibilità, scegliete un pavimento della collezione Alpha Vinyl di Quick-Step. Un’ampia gamma di proposte si prestano perfettamente per le ristrutturazioni, poiché la loro struttura vinilica rigida consente la posa direttamente sul pavimento esistente. Ciò significa che si può trasformare una vecchia stanza in un interno retrò alla moda in pochissimo tempo.

ECLETICT MIX

La tendenza retró invita a scavare nel passato e a riunire elementi di stile di decenni diversi nello stesso interno. Le forme rotonde degli anni ‘50 insieme ai motivi geometrici degli Swinging Sixties e alle stampe psichedeliche degli anni ‘70.

I colori retró come il verde avocado, il giallo senape, l’arancio brillante e il marrone scuro ci catapultano indietro nel tempo, quando tutto sembrava più semplice. Aggiungete poi le linee fluide e le curve morbide del design vintage sotto forma di poof oversize, lettini ovali sospesi o letti da salotto. Poi combinate con specchi o lampade Art déco, carta da parati con motivi caleidoscopici a contrasto o sedute in velluto e rattan vecchio stile. Si tratta semplicemente di essere coraggiosi. Più audaci saranno le vostre scelte, più forte sarà il mix eclettico. Seguite i sentimenti e lasciate parlare la vostra personalità. Tutto è possibile e tutto è permesso!

IL PAVIMENTO COME FILO CONDUTTORE

Se si vuole optare per un rifacimento completo degli interni, Quick-Step suggerisce di pensare al pavimento come a un filo conduttore per collegare tutti gli elementi eclettici. Con Alpha Vinyl, Quick-Step ha sviluppato un pavimento davvero camaleontico che si adatta a qualsiasi stile. Si ha a disposizione un’ampia scelta di decori diversi in legno chiaro e scuro, intramontabile in qualsiasi interno. Oppure un elegante effetto pietra come il marmo bianco di Carrara e magari anche un divertente pavimento rosa corallo. Questo è un modo per dare un tocco moderno ad un interno vintage.

Installare un pavimento Alpha Vinyl è l’ideale per una ristrutturazione semplice e veloce: basta un click e via! Inoltre, Alpha Vinyl può essere installato su quasi tutte le superfici. Grazie al suo nucleo forte e rigido, non c’è bisogno di perdere tempo per rimuovere le piastrelle o livellare le piccole irregolarità. Grazie all’innovativa tecnologia di Quick-Step, rumore, polvere e lavori invasivi sono solo un ricordo!

Qualche vantaggio extra di Quick-Step Alpha Vinyl:

  • resistente agli impatti, all’usura e alle macchie grazie al suo nucleo duro (25 anni di garanzia)
  • 100% resistente all’acqua (ideale anche per bagni e cucine)
  • di facile manutenzione (e con un’ampia gamma di accessori)

FERROLUCE handmade light per MILANO ROASTERY

In Porta Romana a Milano c’è un locale di recente apertura in cui il caffè è una cosa molto seria. Da Milano Roastery ogni scelta che si cela dietro le tante miscele della omonima torrefazione è ponderata e ogni mese viene proposta una monorigine diversa. La caffetteria di Carlo Russo, appassionato di caffè, propone l’espresso con la sua miscela standard 100% arabica e un paio di monorigine a rotazione, ma anche il ‘filter coffee’ per far apprezzare al pubblico i metodi di estrazione alternativi, senza pressione. Così come molto seria è stata anche la scelta di arredi e illuminazione da parte dello studio Andrea Langhi Design specializzato nella progettazione di locali pubblici. I responsabili del progetto, l’arch. Pietro di Matteo e la interior designer Francesca Vicari, hanno scelto e reso protagoniste le lampade dal discreto fascino retro di FERROLUCE handmade light.

Come in un quadro di Edward Hopper, attraverso le ampie vetrate, che permettono il passaggio della luce e offrono una visione chiara e nitida di ciò che avviene dentro e fuori, si crea un dialogo diretto con la quotidianità esterna: il via vai di gente fuori dalle vetrine comunica con ciò che avviene all’interno. Un rapporto tra interno ed esterno che mette a suo agio chi sorseggia un caffè sentendosi in un’atmosfera accogliente e rilassante. Qui il tema – il caffè – diventa luogo e il luogo diventa contesto di un processo di lavorazione artigianale che parte dalla scelta dei chicchi e della miscela, passa per la tostatura e successiva preparazione, facendo attenzione alla temperatura, per arrivare al momento in cui la bevanda viene servita.

Per questo anche l’ambiente doveva trasmettere al cliente il calore di una tazza di caffè curata fin nei minimi dettagli. Così il progetto del locale ha voluto cogliere e tirare fuori gli elementi costruttivi del contesto mettendo a nudo la struttura per conservarne le travi e i muri di mattone incorniciati dall’intonaco. Elementi in ferro e vetro mettono in luce l’ingranaggio evocativo dello stile industriale. La scala, il banco e tutti gli altri arredi e complementi sono stati selezionati con cura in modo da sottolineare l’artigianalità che c’è dietro la preparazione del caffè. Fondamentale l’illuminazione del locale, che ha permesso di creare quell’atmosfera ‘vissuta’ in linea con la filosofia del Milano Roastery. La scelta dei corpi illuminanti è inevitabilmente ricaduta sulle lampade di Ferroluce, realizzate in ceramica effetto trompe l’oeil, che diventano elementi cardine dell’intera composizione d’allestimento facendo leggere il concept ed emergere il carattere del locale.

Con la garanzia di una realizzazione artigianale curata nei minimi dettagli, le lampade della linea RETRO, scelte in tre diversi modelli tutti in colore nero, hanno la superficie ricoperta da smalti con ricercati effetti anticati, fintamente trascurati; dettagli voluti ed ottenuti attraverso precisi passaggi tecnici che conferiscono un aspetto tattile e visivo vissuto.

Photo Credits: Francesco Lucifora

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ARCHITETTURA IN CORTO

Da martedì 17 a venerdì 20 aprile, in occasione della Milano Design Week 2018, si tiene per la prima volta in Italia ‘Architettura in Corto’, il ciclo di cortometraggi sull’innovazione e le tendenze dell’architettura contemporanea, organizzato con il sostegno della società spagnola Roca. Creato dall’agenzia B&S di Barcellona su un concept di Andrea Sassi, con la curatela di Dario Furente, e il coordinamento a Milano di Geo Lanza, ‘Architettura in Corto’ nasce con l’obiettivo di promuovere il video come formato per narrare efficacemente i processi architettonici.

A differenza della fotografia, che per un lungo periodo è stato l’unico linguaggio per descrivere l’architettura, l’immagine in movimento permette di esporre non solo il risultato finale, ma anche le idee degli autori, l’interrelazione con gli abitanti e l’impatto sulla società. Sulla scia della democratizzazione dell’audiovisuale, imposto dall’uso degli smartphone e dei social, la prima edizione italiana del ciclo si propone di aprire il dibattito su questa nuova forma di raccontare l’architettura. Ogni proiezione, a cui è possibile assistere previa registrazione online sul sito www.architetturaincorto.com, è infatti accompagnata da un dibattito affidato a personaggi di spicco del settore selezionati in base ai temi.

Negli spazi di Xperience Hub in via Gaspare Bugatti 16/18 in zona Tortona, si inizia martedì con due corti sul tema “Architettura scenografica o orografica?” commentati dall’architetto e designer Ramón Esteve e dal fotografo e regista Alfonso Calza. Mercoledì è la volta di “Unfinished Italy” del giovane regista italo-francese Benoit Felici, che ha attraversato il territorio italiano alla ricerca delle opere pubbliche mai giunte a completamento: Barbara Coppetti, ricercatore che conduce l’iniziativa ‘Riformare Milano’ del Politecnico di Milano e Giovanni Corbellini, architetto, critico e docente di progettazione e teorie all’Università di Trieste, raccontano come abbia scoperto un nuovo stile architettonico, l’incompiuto siciliano. Giovedì ci si interroga su come sarà la città del futuro insieme a Paolo Carli, architetto e ricercatore del dipartimento di Architettura e studi urbani del Politecnico di Milano. Per finire, i due cortometraggi di venerdì sottolineano come le immagini possano trasformare il profilo urbano. Se ne parla con Alessandro Manetti, direttore dell’Istituto Europeo di Design di Barcellona.

In programma, giovedì 19 aprile jumpthegap, il talk creato da Roca, che si svolge periodicamente in diverse città del mondo, con l’obiettivo di diffondere contenuti e conoscenze sull’architettura e sul design grazie al coinvolgimento di figure di rilievo nei due ambiti. Ospite la pluripremiata designer italiana Sara Ferrari.

La prima edizione italiana di Architettura in Corto è organizzata grazie al sostegno di Roca, impresa dedicata alla progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti per lo spazio bagno, pavimenti e piastrelle in ceramica per l’architettura, la costruzione e l’interior design. Le sue origini risalgono al 1917, quando la famiglia Roca iniziò la costruzione del suo primo stabilimento produttivo a Gavà (Barcellona). Cento anni dopo la sua fondazione, l’azienda impiega oltre 22.600 persone, possiede 78 centri di produzione ed è presente in più di 170 mercati nei cinque continenti.

Xperience Hub – via Gaspare Bugatti, 16/18 – Milano, Zona Tortona

Per assistere agli incontri registrarsi online sul sito: www.architetturaincorto.com

Mapping VIVA Festival

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Rifugio Foto Mariela Apollonio

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