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FRATELLI LA BUFALA FESTEGGIA UN ANNO DELLE SUE DOGGY BAG

In Francia da pochi giorni è legge: per dimezzare entro il 2025 lo spreco alimentare il governo francese ha imposto ai ristoranti con più di 180 coperti di fornire ai loro clienti la “doggy bag”, sacchetto nel quale si possono raccogliere gli avanzi del pasto consumato al ristorante, da portare a casa per il cane o per il proprio consumo.

Ma la Francia non è il solo stato all’avanguardia. Anche nel nostro Paese dove in media ogni italiano getta nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari all’anno, ci sono realtà che pur senza l’imposizione dello Stato si sono già organizzate per venire incontro a quei sei italiani su dieci, che, secondo i dati di Coldiretti, stanno sensibilmente cambiando abitudini per far fronte allo spreco di cibo.

“Fratelli la Bufala – Pizzaioli Emigranti” aderendo al tema di Expo2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” ha già da un anno dotato tutti i suoi locali nel mondo di un nuovo e innovativo cartone pizza pieghevole che può essere utilizzato anche per permettere ai clienti di portare a casa gli avanzi del pasto che non si è riusciti a consumare. Il cartone è igienico e certificato essendo rivestito all’interno di PET per garantire la tenuta di liquidi. Comodo e sicuro mantiene temperatura e umidità conservando al meglio freschezza e sapore degli alimenti.

“Non buttare, porta a casa!” è lo slogan con cui comunica ai propri clienti su ogni confezione che Fratelli la Bufala è contro ogni spreco alimentare, come è indicato anche sul retro dei menù. La sensibilizzazione della clientela verso un atteggiamento più consapevole è una testimonianza fattiva dell’attenzione per un tema così delicato per il pianeta. Secondo l’azienda, infatti, dare valore al cibo consente di ristabilire l’importanza della sua qualità per riscoprire al tempo stesso l’identità umana e sociale dell’individuo.

Quella di Fratelli la Bufala è la cucina della tradizione napoletana semplice e genuina a base di prodotti di qualità made in Italy e di agricoltura biologica, con una offerta unica e distintiva che pone al centro il bufalo con una selezione di piatti che godono delle caratteristiche peculiari dell’animale e delle sue produzioni: da un lato tagli di carne di bufalo allevato in Campania, tenera dal sapore gustoso ma delicato, altamente digeribile e con un basso tenore di colesterolo e contenuto calorico, dall’altro la Mozzarella di Bufala Campana, composta al 100% da latte di bufala, facilmente digeribile, con un ridotto contenuto di lattosio, sodio e colesterolo. Il menu servito ogni giorno a più di 10mila persone nei ristoranti sparsi in tutto il mondo comprende antipasti, primi piatti e secondi a base di carne di bufala, pizza Dop napoletana e dolci tipicamente partenopei. Così buoni nelle loro generose porzioni da non essere mai più lasciati nel piatto!
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“Un dì, felice, eterea. L’opera si veste di nuovo”. I costumi di Maria Callas perduti ricostruiti grazie a Fondazione Pasquinelli e Accademia Teatro alla Scala

Fino al 23 dicembre alla Fondazione Pasquinelli si tiene la mostra “Un dì, felice, eterea. L’opera si veste di nuovo”. Aperta il 10 in collaborazione con Accademia Teatro alla Scala nella sede della Fondazione in corso Magenta 42 a Milano, la singolare mostra vuole celebrare il mito di Maria Callas attraverso attraverso la ricostruzione di due costumi da lei indossati, disegnati da Lila de Nobili per la rappresentazione de La Traviata diretta da Luchino Visconti che andò in scena al Teatro alla Scala nel 1955. Andati irrimediabilmente perduti in circostanze ancora oggi non chiarite, sono stati realizzati dagli studenti del corso per sarti dello spettacolo nell’ambito del piano didattico sostenuto dalla Fondazione Pasquinelli.

La mostra rappresenta l’occasione per festeggiare un anno dall’inizio di un importante sodalizio tutto milanese tra la Fondazione Pasquinelli e l’Accademia Teatro alla Scala; la Fondazione infatti promuove un progetto triennale, in linea con il suo costante impegno verso i giovani, chiamato “Un patrimonio da tramandare – “A Scuola di Scala” destinato a sostenere alcuni dei corsi di palcoscenico dell’Accademia scaligera, corsi che si fondano sulla trasmissione del sapere artigianale e dell’abilità manuale, con una metodologia che, come nella bottega rinascimentale, privilegia il contatto diretto del maestro con l’allievo in un percorso di costante apprendimento quotidiano.

All’interno di questa tradizione di altissimo artigianato, il corso per sarti dello spettacolo, nato nel 1997 per volontà di Cinzia Rosselli, responsabile del Reparto sartoria del Teatro alla Scala e ancora oggi coordinatore tecnico del corso, permette di acquisire competenze specifiche per la realizzazione di abiti di scena attraverso un programma che abbraccia tutte le fasi di lavorazione del costume, dalla preparazione e confezione alla manutenzione e conservazione.

Nell’ambito del piano didattico, è nato il progetto di ricostruzione dei costumi disegnati dalla de Nobili, andati irrimediabilmente perduti in circostanze ancora oggi non chiarite. Gli allievi hanno compiuto un lavoro filologicamente accurato e corretto, attingendo sia alla documentazione fotografica dello spettacolo scaligero sia alla testimonianza della nipote del regista, Cristina Gastel Chiarelli. Sotto la supervisione dei docenti, fra cui si annoverano oltre a Cinzia Rosselli, Rita Citterio, responsabile del Magazzino Costumi del Teatro alla Scala ed esperta di tecniche di elaborazione costumi, Sabina Rostri, tagliatrice di costume storico-teatrale, Patrizia D’Anzuoni, responsabile del Reparto Sartoria Vestizione del Teatro alla Scala ed esperta di tecniche di elaborazione costumi, Maria Chiara Donato, esperta di costume storico teatrale e Pasqualina Inserra, docente di tecniche sartoriali, gli allievi hanno lavorato alle diverse fasi della creazione, dalla realizzazione dei prototipi in tela fino alla confezione e decorazione. Ciò è stato possibile anche grazie al contributo dell’azienda Taroni di Como e della Fondazione Lisio di Firenze, che hanno donato i tessuti, in raso di seta duchesse. La Fondazione fiorentina, in particolare, ha donato il tessuto damascato utilizzato per il costume nero, ricreando appositamente per il progetto il motivo del disegno originale.

La mostra offrirà al pubblico l’occasione di rivivere l’opera viscontiana attraverso le immagini storiche firmate da Erio Piccagliani, gentilmente concesse dall’Archivio Fotografico del Teatro alla Scala. Inoltre si potranno ripercorrere le fasi di lavorazione dei costumi attraverso le immagini realizzate da Siria Chiesa, ex allieva del Corso per fotografi di scena dell’Accademia.

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The World of Metamorphosis di Achim Freyer. Action painting domani alla galleria Erastudio dell’artista tedesco per il lancio di un nuovo brand di calzature di lusso.

Con due performance dal vivo alle 12 e alle 15 alla Erastudio Apartment-Gallery del grande artista tedesco Achim Freyer, debutta a Milano Moda Donna un nuovo shoe luxury brand. Opere neo espressioniste traslate in un progetto di calzature. O meglio, oggetti-arte da indossare.

Dopo aver dato vita a migliaia di rappresentazioni teatrali nel mondo, Freyer insieme al direttore dell’Opera di Seoul Sang Woo Lim, che torna alla passione di famiglia, idea un accessorio che contiene visione, sogno, ma è altresì “cutting edge”, portabile, attuale. L’arte in un oggetto semplice ed emozionale come la scarpa, con l’obiettivo di portare nella calzatura una vena artistica senza intaccare glamour e portabilità.

Accanto a loro, Atsushi Tanaka, designer giapponese passato per dieci anni alla scuola di Jimmy Choo, e un team di modellisti di Parabiago dall’esperienza ventennale, costruita accanto ai marchi iconici del fashion. Sostenuti da un gruppo di investitori coreano.

Il progetto, che viene presentato domani domenica 27 settembre con evento creato in collaborazione con Vogue Italia, si articolerà in tre collezioni dalla matrice e dal pregio diverso: Blue, Red e Black Collection.

Al centro della scena vivranno nove paia di calzature dalla morfologia diversa, l’una Fiore e l’altra Farfalla. Emblema della crisalide che prelude alla trasformazione e allo sbocciare del nuovo.
Dipinte a mano da Freyer con la sua verve alchemica di matrice espressionista con l’intento di spianare la via alla Blue Collection, che verrà presentata a Febbraio 2016.

Il messaggio universale che Achim Freyer porta alla moda vibra all’unisono con la finalità ultima dell’arte, quella di manifestare i moti dell’animo umano. La scarpa viene trattata come un proscenio usando codici bi-dimensionali, come nelle rappresentazioni teatrali del genio-Freyer e giocando su una commistione fra alchimie cromatiche e spontaneità naive.

Un’identità racchiusa perfettamente nella parola Sogno. La scarpa torna alla sua valenza simbolica di oggetto del desiderio non solo per il connotato estetico ma soprattutto per il messaggio emblematico che contiene. Butterfly, Flower, Juliet… ogni stagione esprimerà un archetipo, racchiuso nella gamma emozionale e funzionale di una collezione. Pochi pezzi, potenti. Sogno, Gioia, Post modernità, Bellezza, Visione, Unicità, saranno gli elementi fondanti dell’identità del marchio.

A New Luxury (Fashion) Brand has born.

BOERO ALLA TERZA EDIZIONE DI STREET PLAYERS, 13 – 14 giugno 2015


BOERO ALLA TERZA EDIZIONE DI STREET PLAYERS – IPPODROMO MILANO

CON L’APERTURA DEL CONCEPT STORE A MILANO BOERO PROTAGONISTA IN CITTA’. LA STORICA AZIENDA ITALIANA DEDITA AL COLORE DAL 1831 SPONSOR DELLA PIU’ GRANDE JAM SESSION DI GRAFFITI WRITING E STREET ART. UN SOSTEGNO ALL’ARTE CONTEMPORANEA CHE RENDE PIU’ BELLA MILANO.

Tre chilometri di muro da dipingere. Un gioco da ragazzi. Soprattutto per BOERO, la più antica azienda di vernici italiana, che è sponsor della 3a edizione di Street Players che si tiene a Milano sabato 13 e domenica 14 giugno lungo il muro dell’Ippodromo del Galoppo in Viale Caprilli e Via Diomede. L’associazione culturale Stradedarts – che da anni collabora con i migliori graffiti writer e street artist italiani – insieme a Società Trenno che, nata nel 1842, gestisce l’Ippodromo del Galoppo di Milano, darà vita alla più grande jam mai organizzata prima in Italia, con trecento graffiti writer e street artist provenienti da tutta Italia e dall’estero. Gli artisti, sulla base preparata con la pittura al quarzo GAMMA di BOERO – un prodotto per esterni dalle impareggiabili caratteristiche – interpreteranno il tema dei cavalli da corsa e della natura con il classico linguaggio del graffitismo e della street art. Stradedarts ha come obiettivo rendere visibili al vasto pubblico tutti quei talenti che, artisticamente nati per strada, sono diventati affermati esponenti della cultura urbana creando una vera e propria forma d’arte contemporanea che rappresenta il linguaggio creativo più innovativo e una delle correnti artistiche più alternative, universali e vicine al mondo dei giovani.
BOERO che già in passato si è impegnata in un progetto di abbellimento urbano ha voluto reiterare il suo contributo a Milano che la vede impegnata con il concept store aperto fino a fine ottobre in corso Garibaldi 34 in un periodo ricco di avvenimenti per la città, in primis Expo 2015. In negozio si ha la possibilità di provare texture, tinte, abbinamenti e scoprire le due collezioni Home, la già apprezzata linea Artdecor e la nuova Collezione Milano, pensate per gli addetti ai lavori ma anche per quanti sono alla ricerca di nuove ispirazioni per la propria casa. Si potrà “giocare” interattivamente con le nuance creando accostamenti di colore ed effetti unici e originali, ma anche acquistare prodotti per sperimentare prima di fare la scelta definitiva.
Alcuni street artist daranno poi vita ad una performance nel concept store BOERO nella seconda metà di giugno. Un appuntamento che si inserisce nel calendario di eventi in programma nella location per trasmettere lo spirito dell’azienda italiana leader del settore: BOERO ha già all’attivo più di cento progetti di riqualificazione di borghi e quartieri su tutto il territorio nazionale, come ad esempio le Cinque Terre, Camogli, Capri e Positano, solo per citarne alcuni, e migliaia di famiglie vivono in una casa dai colori BOERO.

INFO: Stradedarts – Largo dei Gelsomini, 6 – 20146 Milano – info@stradedarts.it – www.stradedarts.it
Alessandro Mantovani
Project Manager – 3356146950 alessandro@stradedarts.it
Marco KayOne Mantovani Art Director – 3355292840 marco@stradedarts.it
BOERO CONCEPT STORE – corso Garibaldi 34, Milano – tel. +39 3403735981
orari apertura fino al 31 ottobre 2015: lunedì 14:30 – 19:30, da martedì a sabato: 9:30 – 19:30 orario continuato

Il design come motore di sviluppo economico territoriale

Con la direzione artistica di ADI Lazio torna in zona Tortona la collettiva, presentata da Unioncamere Lazio e Regione Lazio, LAZIO FACTORY DESIGN ispirata all’ecosostenibilità ambientale.

In Zona Tortona, nel contesto della mostra all’hotel nhow Milano dal titolo design stories, al T35 si tiene la seconda edizione della collettiva di imprese laziali LAZIO FACTORY DESIGN, promossa nell’ambito dei rispettivi programmi di promozione e di internazionalizzazione da Unioncamere Lazio e Regione Lazio, in collaborazione con Lazio Innova SpA, Camera di Commercio di Roma, Aspiin, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Frosinone e le Associazioni di categoria di settore. Diverse eccellenze territoriali del design laziale che si ispirano all’ecosostenibilità ambientale sono esposte  con la direzione artistica di ADI Lazio, per esprimere al meglio competenza e creatività attraverso produzioni frutto della fusione tra arte e tecnologia, tradizione artigianale e innovazione. Ispirati ai principi di ecosostenibilità e rispetto per il pianeta mobili, complementi d’arredo, interior design, illuminazione, tessuti e accessori. Il tutto in un contesto internazionale ideale per dare voce al design quale importante motore di sviluppo economico anche a livello regionale. Tra gli eventi in calendario nel corso della settimana, tra cui la degustazione di prodotti tipici regionali che anticipano la presenza di Roma e della Regione Lazio ad Expo 2015, la presentazione, mercoledì 15 aprile alle 18, di aziende, designer e prodotti selezionati nell’ADI INDEX 2014 cui è stato conferito il Premio Eccellenze del Design nel Lazio.

THE PRESS CLOUD, A REVOLUTIONARY ROAD TO COMMUNICATION.

Oggi si apre una nuova strada, rivoluzionaria, per comunicare. The Press Cloud è un innovativo servizio di media relations 2.0 che mette in connessione le aziende con giornalisti blogger e stylist a livello internazionale. Uno strumento moderno ed efficace, attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24, che non intende sostituirsi al lavoro di pierre e uffici stampa, ma anzi essere di supporto alla comunicazione di prodotto. Perchè la vera novità è quella di poter fare ricerche molto mirate per trovare quello che si cerca ed avere immediatamente disponibili fotografie e informazioni.

Realizzato in inglese e in italiano per garantire alle aziende visibilità anche all’estero, il sito offre un archivio di immagini corredate da didascalie che consente agli utenti registrati – esclusivamente giornalisti, blogger e stylist – di scaricare con un semplice download le foto, in bassa e alta risoluzione. Il sistema genererà inoltre automaticamente per ogni prodotto un QRcode che potrà essere utilizzato in occasione di esposizioni e fiere per ottenere tutti i dati relativi con un semplicemente click.

Ad una mailing list di giornalisti, blogger e stylist, in costante evoluzione e aggiornamento, verranno periodicamente inviate tramite email newsletter per informarli sulle novità e le tendenze in atto. In più, la sezione “Made in Italy” consente di individuare le aziende che creano e producono in Italia, mentre la sezione “young designer” i talenti emergenti.

Ogni prodotto sarà anche collegato all’e-commerce, perchè la vera rivoluzione è che The Press Cloud è aperto a tutti: per comunicare basta iniziare a farlo.

CIFRA RECORD PER “quelli che…con LUCA onlus”

LA GARA DI GOLF A FAVORE DELL’ASSOCIAZIONE “quelli che…con LUCA onlus” CHE LOTTA PER ACCELERARE LA RICERCA CONTRO LA LEUCEMIA INFANTILE SI E’ CHIUSA CON UN RISULTATO IMPORTANTE. LA CIFRA RECORD RAGGIUNTA CONSENTIRA’ ALLA CLINICA PEDIATRICA FONDAZIONE MBBM DEL SAN GERARDO DI MONZA DI AVERE UN CENTRO DI RICERCA AVANZATO E D’ECCELLENZA, UNICO IN ITALIA.

La seconda edizione della Gara di Golf 18 buche Stableford 2 categorie hcp organizzata ieri al Golf Club Milano per sostenere la onlus “quelli che… con LUCA”, impegnata nella lotta alla leucemia infantile, si è conclusa con un risultato che ha superato ogni aspettativa. L’evento benefico, aperto a tutti i giocatori non professionisti non necessariamente soci del Golf Club Milano, ha consentito di raccogliere la cifra di ben 7.230 euro grazie alle moltissime iscrizioni e ai ricchi premi messi in palio dalle molte realtà, tutte contraddistinte per avere ‘un cuore grande’, coinvolte dall’agenzia di eventi e comunicazione 2B di Barbara Bosisio, da Laura Tirassa, con il supporto del Golf Club Milano e della Golf School Zappa. Tra queste Atala, Galderma, Green Star, L’Etrusco, ME.PA. Assicurazioni (AXA), Miss Bee, Paperblanks, i ristoranti stellati Pomiroeu e Sadler, The Westin Resort Costa Navarino, Zanotta e molte altre…

Ad animare la speciale lotteria, un ospite d’eccezione, Valerio Staffelli, l’uomo del Tapiro d’oro del programma televisivo “Striscia la notizia”, che con la sua verve ha raccontato ai presenti l’impegno dell’associazione quelli che… con LUCA Onlus – nata nel 2011, dopo che il figlio di Andrea Ciccioni, nonostante una lunga battaglia fatta di determinazione e sorrisi, viene sconfitto da una grave forma di leucemia mieloide acuta – che, grazie al sostegno di tutti i suoi benefattori, consentirà alla Clinica Pediatrica Fondazione MBBM del San Gerardo di Monza di avere un centro di ricerca avanzato e d’eccellenza, unico in Italia, volto allo sviluppo della Terapia Molecolare per la lotta alla leucemia infantile.

Andrea Ciccioni, padre di Luca, e il dr. Marco Spinelli, che lo ha curato al San Gerardo, sono oggi presidente e vicepresidente dell’Associazione che ha come mission quella di porre attenzione a quei bambini che non raggiungono la guarigione nè con la chemioterapia (terapia di prima linea) nè con il trapianto di midollo osseo (terapia di seconda linea), sostenendo il progetto europeo di TERAPIA MOLECOLARE (progetto CHILDHOPE), diretto dal Dr. Ettore Biagi (Direttore Tecnico del Laboratorio di Terapia Genica e Cellulare “Stefano Verri”) presso la Clinica Pediatrica – Fondazione MBBM dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Gli obiettivi da sostenere nel 2014, il finanziamento di una borsa di studio della durata di 3 anni a favore della dr.ssa Sarah Tettamanti, biologa specializzata presso il Centro di ricerca “Matilde Tettamanti“, che si dedicherà esclusivamente al progetto di Terapia Molecolare e la creazione della STANZA DI LUCA, all’interno della quale vi saranno personale e strumentazioni specifiche finanziate interamente dall’Associazione con approvazione e autorizzazione da parte di AIFA per la produzione delle cellule killer (“intelligenti”), volte a distruggere le cellule leucemiche.

LA MACCHINA DA CAFFE’ DADO MOKADOR PER LA PRIMA VOLTA IN UN DESIGNSTORE

Per la prima volta Mokador, torrefazione di Faenza in attività dal 1967, entra in un negozio di design. Al Designspeaking Store di Verona infatti si possono acquistare le macchine da caffè Dado, disegnate per Mokador da Gianni Bortolotti, uno dei maestri del design italiano.

Dado, ideale per la casa e per l’ufficio, è una macchina da caffè totalmente Made in Italy, disponibile in bianco e nero, progettata per ottenere un espresso dal gusto intenso, con una crema densa e vellutata. Tecnicamente all’avanguardia, Dado ha uno speciale sistema brevettato che assicura la migliore estrazione del prdotto dalle capsule MyMokador: dodici referenze nei diversi gusti di caffè My Caffè e tisane My Long, in confezione monodose per una corretta conservazione dell’aroma e del prodotto che Mokador produce internamente ai propri stabilimenti.

Dado è semplice e pratica, la sua manutenzione e pulizia sono facili da eseguire, e offre un’ottima resa in tazza in grado di garantire un alto numero quotidiano di caffè senza mai perdere l’aroma Mokador.

http://www.designspeaking.com/mokadors-dado-at-designspeaking-store/

 

 

Un nuovo cliente!

A partire da ottobre mi occupo dell’ufficio stampa e delle relazioni pubbliche della torrefazione Mokador.

Fondata a Faenza nel 1967, Mokador è sinonimo di caffè di alta qualità.

Oggi, la Castellari Holding srl di cui fanno parte le aziende food e hospitality Mokador, Gran Baita e la storica torrefazione modenese Caffè Gualtieri, rappresenta una importante realtà nel mondo del caffè da bar, in cialda e in capsula.Schermata 2013-10-10 alle 11.05.08